“...uno scritto ove si racconta il processo umano, e ultra-umano, potrebbe essere seme per nuovi risvegli di molte persone. Il vostro mondo va unito al nostro con modalità comprensibili. ALLA FINESTRA TRA TERRA E CIELO cosa ne dici? Come sempre le parole sono il ponte verso l'Oltre qui da voi, scelte con cura. Sono finestre, appunto. Apri la finestra.“ I Eccomi nelle vesti di una bambina, accade che osservi me stessa e il mondo come da una finestra di coscienza senza età. Ho alcuni vividi ricordi, come istantanee di stati di Presenza dove colgo dimensioni umane e le riconosco come se le avessi già incarnate tante volte. L'emozione esplosiva del primo innamoramento, l'inizio della percezione temporale che contrae l'esistenza... Si dice che accada alle anime antiche. Molto più tardi l'antichità la sentirò fin nelle ossa, e da un'atavica fatica intessuta nella densità umana si ergerá una potenza custode di preziosità da rigenerare pure, per un nuovo tempo Umano. La bambina cresce e spesso come in una terra estranea, ferita, osserva intorno sistemi di comportamento che hanno qualcosa di non naturale, di non propriamente vivo. Una certa vitalità accompagna manifestazioni forti del carattere, ma a tratti una sorta di vuoto chiama lunghi silenzi e invita fragilità apparenti a rivelare profondità nascoste. Implicite domande di senso aprono orizzonti dove ogni vissuto umano viene infine ricondotto, in una ricerca di vastità mai domata dai programmi di funzionamento personale e sociale di questa Terra. Se una sorta di seduzione nelle esperienze giovanili finisce per proiettarmi troppo nelle cose, nelle loro definizioni condivise e nei loro limiti, e mi perdo nel mondo, qualcosa mi riporta dentro a riposare nell'essenza della Vita. Un nucleo puro e inviolabile, delicato e indistruttibile, dove posso raccogliermi e rigenerarmi per poi espandermi di nuovo. E' come un richiamo, e un ricordo. Incredula osservo i miei simili che trascorrono le loro esistenze evitando sistematicamente o ridicolizzando le questioni più importanti, mentre trovo ispirazione nelle parole dei saggi. La filosofia diviene il mio percorso di studi universitario. Dapprima appassionato ma poi inaridito dall'accademia e infine dall'inconsistenza delle indagini contemporanee sulla coscienza, che esploro a lungo nel tentativo di comprendere il mio tempo. Mi salvano le arti e le pratiche in grado di respirare frammenti di conoscenze che nutrono nel vivo, scolpendo nel corpo fluenti forme originate dai moti dell'anima. Così nella danza, nel teatro danza e infine nel tai chi, un fuoco ribelle ancora senza scopo si fa fervore e forza e bellezza. Un Oltre vivo dello spirito attende che la piccola donna incontri e si incontri, scopra e si riscopra nelle sue esperienze. Per differenza o appartenenza e riconciliazione. Una chiamata si fa strada tra le pieghe della sua personalità, le sue adesioni inconsapevoli, le sue ferite bambine. Come una forza di luce che accarezza discreta le sue ingenuità e deviazioni ideali, per ricondurla ad un'antica promessa. Una promessa che un giorno si mostra fulminea con una presa di coscienza e parole pronunciate nell'intimo. E' la "promessa Cristica". Come messa a nudo di fronte a me stessa sento la purezza di quel "patto" come un'origine e un destino, un destino di autenticità e coraggio che chiede di essere onorato. In quegli anni di relazioni umane fondamentali, che ricreano legami d'anima che si fanno indissolubili, incontro importanti opere spirituali ed esoteriche. Esseri straordinari, portatori di splendori su questa Terra di inganni, mi scuotono attraverso alcuni scritti in grado di toccare e dialogare con parti invisibili sopite. In particolare Gurdjieff, Sri Aurobindo e La Mére. Parole dal Reale che si ergono sul sonno, la frammentazione e la meccanicità umana. L'avventura della Coscienza oltre le impronte di matrici menzognere. Si desta una sensibilità energetica e diviene a poco a poco naturale la pratica con strumenti di guarigione interiore. Riemergono dalla Memoria universale, attraverso esseri a me cari che un disegno imperscrutabile mi porta a ritrovare. Fin dall'infanzia ho vissuto come dei piccoli momenti mistici, rimasti sospesi e quasi protetti da un ambiente culturale e un'educazione materialista. E ricordo le entrate furtive in piccole chiese di montagna, e l'incontro con la chiarezza dell'insegnamento di Gesù. E sempre la Natura che con maestosa semplicità apre a un contatto silenzioso e sacro con spazi altri, che accompagnano la maturazione di una forza e direzione interiore. E poi Risvegli che trovano improvvisamente una via per raggiungerti, come un dono incondizionato del Cielo. II In un attimo una verità altra si impone al fondo di un'emozione disperata. Una sorta di mantra distruttivo ripetuto e ripetuto finchè qualcosa implode dentro e ne rivela la menzogna, e il centro del cuore si fa coppa come può del flusso d'immenso che irrompe da una Sorgente inesauribile. Come un'esplosione, e gocce di infinito che vengono distillate nel mio piccolo cuore umano, e traboccano e traboccano ritessendo fili col mistero della creazione. Qui ora, tornare a Casa. Niente di esauribile in teorie o credenze. Una cascata di grazia nell’anima tale da sigillare un indelebile Ricordo, da ridestare un Sentire e una Presenza viva da sempre entro e oltre questa piccola forma. Un'estasi d'amore che a poco a poco si fa discreto stupore protetto nell'intimo, mentre una grezza struttura umana procede nelle sue mutazioni. Un lavoro ostinato sulle memorie e impronte cellulari, strato dopo strato, incontro dopo incontro. Con parti di umanità, con funzionamenti cristallizzati, con reazioni psico-emotive che si perpetuano inconsapevoli. E percorro il richiamo dolce e potente di una Conoscenza sepolta. E ritrovo antichi linguaggi e canti per l'anima donati da sorelle amate lungo la Via. In seguito si produce un‘apertura nell'esistenza di donna, come uno sblocco nel ventre. Qualcosa pare rompersi lasciando che un'Energia intensa e pura risalga, aprendo uno dopo l'altro i centri sottili (che così riconosco), e posizionandosi in verticale. In un'espansione siderale di pace e silenzio, chiarezza dentro con una sorta di fuoco che incornicia il capo. Nei giorni, mesi, anni successivi, e ancora, processi incessanti nel corpo tornato sensibile sfidano i supposti limiti delle sue dense strutture, mentre dalle profondità del ventre un commovente vorticare conduce il mio divenire. Una sorta di laboratorio vivente, un laboratorio di "altri mondi" che trovano casa nella sacralità del Femminile. Una "Coscienza Madre" che si disvela passo passo, così come si riattiva la sua manifestazione come Energia che si espande ed allunga in verticale, in Cielo e in Terra, facendo fluttuare come in antigravità il capo e rianimando le radici. Si intensifica di passaggio in passaggio umano, rompendo argini, sciogliendo ghiacci, annientando, infiammando, rifulgendo di luce, colmando d'amore. Con nuove e più vaste percezioni di spirali, canali e circuiti che connettono la struttura umana e la sua colonna a movimenti di Vita universali. La chiamo spontaneamente l'Onda Madre, e tornare ad esserne parte mi fa comprendere quanto l'essere umano non sia più in asse col cosmo e la sua naturale evoluzione, e la sua colonna-antenna riceva in modo distorto il Segnale di Vita dalla Madre Terra e le multidimensioni Celesti. Frattali di Conoscenza universale che si rivelano incarnandosi, col nascere di una ricerca che prende forma nella scoperta della Voce. Una Voce ritrovata e progressivamente affinata in accordo e fusione con la purezza cristallina di un Canto Originario. Un canto d'amore, fatto di battiti di luce nella Frequenza Madre, che in qualche modo riverbera dalla Sostanza pulsante Matrice divina della creazione. Una sensitività particolare si apre via via, si potrebbe dire una forma di empatia o meglio di accesso ad una dimensione di "risonanza collettiva" che coinvolge strati profondi del corpo, rivelandolo parte senziente di ciò che accade agli altri esseri e alla Terra, di ciò che giunge dal cosmo. Accade che il macrocosmo sia percepito nel microcosmo, e i luoghi e le memorie e i vissuti umani riverberino nei corpi, nelle loro tracce più remote e negli spazi tornati vivi. Così i moti di una rete, di una collettività di anime in connessione e in ricezione silenziosa di influssi Celesti. Senza guide visibili che non siano tutto ciò che incontro e riconosco nel profondo, negli anni imparo a decifrare come possibile un sapere intuitivo inscritto in forme vibranti e mutevoli dove vita e coscienza si riuniscono nella carne, e che solo a frammenti trova parole e poi antichi linguaggi e moniti per essere detto. A tratti mi vivo esule in un mondo di esseri che paiono anestetizzati, sconnessi dalla Vita Universale della natura umana ed extra-umana. Mi accompagnano cristalli che suonano in forma di coppa, che vengo condotta a informare ed attivare per molti, trasmettendone i segreti. E Presenze che so essere Famiglia, come guide dall'Oltre di un sottile Velo di frequenze comunicano nei linguaggi dell'essere. Gli incontri speciali con loro hanno segnato i passaggi di una ricerca inedita nell'Origine che nuovamente si origina. III Accadde in uno dei luoghi circondati di Natura dove a periodi ho vissuto sola, in ascolto di richiami ancora senza forma. Le campane di cristallo avevano già portato un primo movimento importante nella mia vita, comparendo quasi dal nulla e con loro la sciamana che ne cercava il lignaggio. Si erano imposte come una magia dall'irresistibile purezza, sfondando resistenze, curando e aprendo nuovi spazi di propulsione vitale, di ricerca e lavoro. E con loro lo sblocco iniziale di una possibilità vocale sconosciuta, allora sostenuta da esplorazioni armoniche guidate, che già avevano destato un'importante memoria dell'anima con moti di gioia. A quel tempo giungevano gruppi di persone, e tenevo diverse sessioni in diversi luoghi. Nel silenzio di una sera mi raccolgo nella mia stanza-studio con le ciotole vibranti; levo il canto e al suo apice il luogo, palesatosi luogo della Coscienza, si colma di Presenze luminose che mi parlano nel cuore. Come tradurre? Pur comprendo e commossa intuisco un'appartenenza e un compito, che so senza sapere. Tutto è ancora acerbo ma già così vero dentro. In seguito, sempre in quel ritiro di campagna, un'esperienza ancora più insolita e pur accolta come estremamente naturale. Sono distesa, immersa in un antico dispiacere; da giorni questo abisso chiama a una resa, un abbandono, uno dei tanti richiesti alla nostra umanità per ritrovare il senso altro delle cose. Quel senso che abita oltre i limiti e il controllo della mente, e si rivela quando si è in grado di sostenerne l'intensità di verità, di luce, nel corpo e nel cuore. Improvvisamente mi sento aspirare verso l'alto entro un'ascensore invisibile, dove pare io salga nella coscienza mentre resto anche nella mia forma ordinaria nel letto. Salgo e salgo molto velocemente, come in bilocazione, su e ancora più su e ancora più su sino ad arrestarmi in un luogo di cui non avverto i confini e che pare fatto di una sostanza che ama. Sono nuovamente con Presenze luminose, di Famiglia, che mi nutrono in cerchio entro questa vivente... Stazione Celeste. Un tempo non-tempo, e a velocità quasi istantanea ridiscendo e mi riunisco alla mia piccola donna ora distesa con la pace nel cuore. Comunicazioni che accadono dentro e oltre allo stesso tempo, e sono indicibilmente toccanti e vive. Si scolpiscono nel cuore con la forza di transitarmi attraverso le prove più dure di questa particolare esistenza umana. Negli anni tanti gli incontri e in molti luoghi, ma ovunque dentro: il riconoscimento di una natura di altri mondi, che si incarna qui ora su Terra, riportandovi frequenze originarie perse. Incontri con l'Oltre, che rivelano uno spazio altro popolato di Esistenza, a cui so di appartenere. Uno spazio che dimora anche nel profondo e anima di Vita il corpo in espansione, in rigenerazione, in ri-accordo, in mutazione nella Sostanza Madre. Qui sono goccia che pulsa nel Suo eterno Battito, oncia che riverbera il Suo Canto. Riportarlo su Terra, incarnarlo, irradiarlo, attivarlo e così ricordarlo alle anime di Famiglia, pare essere il mio vero scopo qui. Continui riequilibri accadono nella dimensione umana che fa da ponte tra una natura sorda meccanica e una Vita con un potere completamente altro. E l'amore divino che si fa umano nella via dei semplici, dove il servizio è un sorriso perenne che invisibile si dona agli invisibili. E viene il tempo in cui l'espansione interiore si rende a me manifesta anche nello spazio esteriore. Ciò ha inizio nel luogo discreto di una piccola stanza laboratorio chiamata la "Stanza dell'Onda". Qui la "Sostanza che ama", semi-trasparente con filamenti danzanti, si rigenera costantemente nel Canto, nel ricomporsi del Segnale Madre, nel sincrono pulsare di Vita con migliardi di esseri nell'universo, la Fratellanza dei Popoli delle Stelle. Dall'Oltre si installa dentro l'Ologramma di questo mondo attraverso questa piccola forma, custode di ancestrali segreti per nuove nascite. Una fisica sconosciuta fa capolino in quel piccolo spazio purificato e protetto, aperto alle multidimensioni. Una nuova Materia che prende vita nell'etere, nel laboratorio su Terra custodito nel luogo che ormai da tempo è divenuto il centro di consapevolezza chiamato "Terra di Luce". Prima tanti viaggi nel Viaggio, spostamenti nei luoghi e nelle memorie, e come morti e rinascite, iniziazioni umane e spoliazioni verso un'identità essenziale. Nell'umile testardo coraggio di lasciarsi sospingere dalla Fede in un Disegno intuito e accolto ben oltre quanto creduto possibile o sostenibile, vivendo al confine tra i mondi. E così giunge la svolta più importante, la missione in Terra Madre d'Africa. Stupore solitario, indicibile amore che sgorga dalla fatica dell'antico abisso. Presenza immensa che colma, in Silenzio. Sensibile a coloro che vi appartengono e in Lei ritornano Vivi, pronti dinanzi alle porte delle Stelle. Molti sogni rivelatori fin dagli inizi, e poi messaggi pregnanti in una preziosa sorellanza a confermare verità, intuire e dare forma a nuove opere di luce. E lungo la Via il commovente ritrovare anime di Famiglia su Terra, a ricreare un Coro. Esperienze, aperture, rivelazioni, custodite fin qui con discrezione. Sono condotta a condividerne frammenti a semplice testimonianza e invito a riconoscersi. Nel vero alimento fonte di guarigione e propulsione creante, nel respiro dell'essere che ritrova vibra e così espande il suo intimo canto nel Divino Disegno armonico della Vita. IV
Così accadde tanti anni fa nell'apparenza del tempo aprendo un varco verso l'eterno.